A Cap Martin

Siamo lontani dalla festività in seguito citata, ma gli episodi richiamati mi sembrano lo stesso abbastanza “curiosi” da meritare un piccolo racconto.

Non conosco la situazione attuale, ma alle colonnine che compaiono nella fotografia di cui sopra ancora trent’anni fa corrispondeva in Cap Martin, nel comune – quasi di frontiera con l’Italia – francese di Roquebrune – Cap Martin, un locale famoso, “I Fratelli della Costa” (in italiano!), anche perché situato di fronte ad un prestigioso ristorante, da cui derivava l’insegna, “Il Pirata”, quest’ultimo frequentato, come spesso riportato dai soliti rotocalchi, anche da divi hollywoodiani, che non disdegnavano, come fu ad esempio per Sinatra, una visitina pure al pub su cui voglio attirare l’attenzione. A quel Primo Gennaio (gli auguri ce li eravamo fatti in Italia) qualcuno insistette per fare tappa in quell’esercizio, asserendo che ci avrebbero accettato e non ci avrebbero spennato vivi. E così in effetti fu, solo che al sottoscritto, che allora nutriva una strana passione per l’Irish Coffee, venne risposto che quella strana bevanda lì non c’era. Ho chiesto conferma dell’episodio un attimo fa. Ma la nottata doveva concludersi a Montecarlo, dove del resto non ci fu possibile, dato il grande affollamento, giocare come preventivato alle slot-machines, allora in Italia ancora sconosciute. Ormai che si era da quelle parti, si volle passare per le caratteristiche strade interne del promontorio, probabilmente proprio quella della fotografia qui sopra. Ad una curva come quella laggiù in fondo mi trovai, io che guidavo, una vettura che, sbandando, mi si parò all’improvviso proprio di fronte: ancora adesso non so come feci ad evitare sia lo scontro che di mandare a sbattere la mia macchina contro uno di quegli alberi che là, come si può notare, sporgono ben bene. Mio fratello, che era al mio fianco, dopo avere fatto una doverosa ramanzina a quel francese alticcio, il quale almeno si era fermato, forse ormai repentinamente sobrio, mi domandò più volte, ripresa l’escursione, quasi a saggiare se ce la facevo ancora a guidare, come fossi riuscito ad evitare quell’impatto ormai sicuro. Mogli e resto della compagnia, che seguiva a tergo, loro avevano già da un po’ ripreso a respirare normalmente.